Sicurezza nei luoghi di lavoro

La normativa di riferimento per la sicurezza nei luoghi di lavoro è il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81, il cosiddetto Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro.

Offriamo un’attività di consulenza e assistenza per valutare misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che devono essere messi in atto all’interno dei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori, proteggendoli dai rischi presenti, e mettendo l’impresa in regola con gli obblighi previsti dalla normativa vigente.

La redazione del documento valutazione rischi

Il d.lgs. 81/08 pone all’art 17 fra gli obblighi non delegabili del datore di lavoro

Il DVR, dunque, può essere ritenuto come la forma primaria di tutela nei confronti dei lavoratori: dalla valutazione dei rischi infatti dipendono tutte le successive azioni e misure di prevenzione e protezione dei lavoratori stessi adottate o da adottare in materia di sicurezza e salute dei lavoratori.

Il processo per una corretta redazione del documento parte per l’appunto da una puntigliosa ricerca e stima dei rischi presenti nel luogo di lavoro in grado di provocare infortuni (o malattie). La nostra azienda svolge un sopralluogo preliminare per far si che l’azienda abbia un DVR su misura quindi specifico e rivolto il più possibile verso l’abbattimento del rischi di infortunio. .

Tale processo deve avere ad oggetto tutte le tipologie di rischio presenti sul luogo di lavoro, compresi quelli che interessano quei lavoratori esposti che, vista la peculiarità della propria mansione sono sottoposti a rischi particolari. A titolo esemplificativo, non esaustivo, vanno considerati:

  • il rischio stress lavoro correlato (Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004);
  • i rischi specifici delle lavoratrici in stato di gravidanza (DLgs 151/2001);
  • i rischi connessi alle differenze di genere;
  • i rischi legati all’età;
  • i rischi connessi alla provenienza da altri Paesi;
  • i rischi relativi alla specifica tipologia contrattuale
Una volta effettuata la valutazione si potrà procedere alla stesura del DVR che, stando all’art. 28 del Testo Unico, deve contenere:
  • la relazione sulla valutazione dei rischi e i criteri adottati per effettuarla;
  • l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati;
  • il programma delle misure che verranno adottate per migliorare i livelli di sicurezza;
  • l’individuazione delle procedure per attuare le misure da realizzare e chi dovrà occuparsene all’interno dell’azienda
  • il nominativo di RSPP, RLS (o RLST) e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
  • le mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi entro 90 giorni dall’inizio dell’attività della nuova impresa.

Aggiornamento documento valutazione dei rischi

Aggiornamento obbligatorio del D.V.R.
Obbligo inderogabile previsto dal D. Lgs. 09/04/2008 numero 81

La redazione del documento di valutazione dei rischi è obbligatoria all’avvio di ogni impresa e spetta al datore di lavoro procedere alla compilazione entro 90 giorni dall’inizio dell’attività mentre l’aggiornamento del DVR Documento di Valutazione dei Rischi è previsto solo in alcuni casi specifici individuati dalla legge, ed in particolare:

  • Qualora sopravvengano variazioni al processo produttivo ovvero all’organizzazione del lavoro che incidano anche sul profilo della salute e sicurezza dei lavoratori.
  • Laddove il medico competente della sorveglianza sanitaria ne ravveda la necessità.
  • Nei casi in cui si verificano infortuni gravi.
  • In caso di apertura di nuova sede o di una sede distaccata.
  • Nel caso sopraggiungano aggiornamenti normativi che ne prevedano l’aggiornamento.
  • Nel caso in cui vengano nominate nuove figure all’interno dell’organigramma del processo di sicurezza.

L’aggiornamento del DVR deve inoltre includere:

  • il programma di miglioramento e le eventuali variazioni delle attrezzature impiegate e in quale tipo di
  • lavorazione;
  • l’indicazione delle nuove misure di sicurezza adottate;
  • la valutazione totale dei rischi in azienda e criteri di classificazione.
In più andranno inclusi tutti i nuovi rischi (tra cui in particolare il rischio stress lavoro correlato, il rischio per le lavoratrici gestanti e i rischi connessi a differenze di genere, età e lingua) imputabili alle modifiche apportate ai luoghi di lavoro, al piano lavorativo o ai cambiamenti legislativi.

Rischio vibrazioni

Il nostro personale svolge le rilevazioni tecniche direttamente presso l’azienda, in modo da fornire una situazione reale ed immediata degli eventuali danni portati dalle vibrazioni di macchinari e attrezzature aziendali, chiaramente gli strumenti sono certificati e tarati secondo le normative vigenti. Relazione con elaborazione delle schede di esposizione per ogni singolo lavoratore.

Corso formazione lavoratore generale + specifica rischio medio

Formazione partecipata obbligatoria per tutti i dipendenti (art. 37 del D. Lgs. 81/08). Indispensabile per fornire a tutti i lavoratori una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche.
Il corso di formazione ed informazione dei lavoratori da noi proposto riguarda quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011.

Corso formazione lavoratore generale + specifica rischio alto

Formazione partecipata obbligatoria per tutti i dipendenti (art. 37 del D. Lgs. 81/08). Indispensabile per fornire a tutti i lavoratori una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche.
Il corso di formazione ed informazione dei lavoratori da noi proposto riguarda quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011.

RSPP Esterno per datori di lavoro

In ottemperanza al D.Lgs 81/08, ogni datore di lavoro è tenuto a nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Grazie al nostro servizio di RSPP esterno:
Forniamo una figura qualificata, aggiornata sulle ultime normative e con una visione globale dei rischi.
Garantiamo un monitoraggio costante, individuando e attuando strategie preventive e protettive.
Offriamo formazione e aggiornamento, essenziali per mantenere elevati standard di sicurezza.

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)

Come previsto dal D.Lgs. 81/2008 all’interno di un’azienda è obbligatoria la presenza di un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Questa figura, nominata dal datore di lavoro, deve possedere capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, per assumersi e dimostrare di avere quelle responsabilità che gli permettono di organizzare e gestire tutto il sistema appartenente alla prevenzione e alla protezione dai rischi. Il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro consente al Datore di lavoro di nominare un consulente esterno per svolgere il ruolo di RSPP o seguire un corso di formazione specifico per apprendere le competenze e nozioni necessarie per svolgere questo ruolo. La funzione di RSPP può essere esercitata dal datore di lavoro sol in caso di aziende:

  • artigiane o industriali, con un massimo di 30 lavoratori;
  • agricole o zootecniche, che occupano fino a 10 dipendenti;
  • ittiche, con un limite di 20 lavoratori;
  • altri settori, fino a 200 dipendenti.
AGGIORNAMENTO RSPP OGNI 5 ANNI.

Sani in Veneto - Assistenza Sanitaria Integrativa

La copertura che rimborsa le spese mediche dei lavoratori delle imprese artigiane.
Copre più di 3600 prestazioni e puoi rivolgerti a qualsiasi medico di tua scelta o in uno dei centri convenzionati in Veneto.

E.B.A.V. Ente Bilaterale Artigianato Veneto

L’Ente Bilaterale Artigianato Veneto (EBAV) è un’associazione senza fini di lucro ed ha lo scopo di rendere operative intese tra le Associazioni artigiane del Veneto (Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani), e i Sindacati del Veneto (Cgil, Cisl e Uil). Intese finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro:

  • dei lavoratori dipendenti dalle imprese artigiane del Veneto;
  • degli imprenditori artigiani e dei loro familiari collaboratori.

Bilateralità e sostegno

Gli aderenti Ebav sono tutte le aziende con dipendenti che applicano in Veneto un contratto artigiano firmato dalle Parti Sociale. Aziende e dipendenti versano ai Fondi Ebav quote definite nei contratti di lavoro. L’alimentazione dei Fondi Ebav per l’erogazione dei contributi, deriva direttamente da una diversa forma di retribuzione nei confronti dei lavoratori: gli accordi contrattuali prevedono infatti di creare i Fondi integrativi cumulativi in Ebav in sostituzione di un’erogazione diretta in busta paga: le prestazioni presenti nei sistemi di bilateralità nazionale e regionale rappresentano un diritto contrattuale di ogni singolo lavoratore e come tale va garantito dall’ente bilaterale o direttamente dal datore di lavoro.

Tale sistema garantisce dai primi anni 90 un valido strumento per le diverse necessità del comparto artigiano che nel tempo si sono susseguite, erogando diverse forme di sussidi economici a sostegno del reddito, dello sviluppo o del consolidamento.

L’Ente Bilaterale funziona, praticamente, come una cassa alimentata dai contributi di imprenditori e lavoratori, amministrata in modo paritario dai rappresentanti delle due parti: le Associazioni artigiane e Sindacati (ovvero le Parti Sociali, parti costituenti dell’Ente). Ebav è in relazione con la rete degli altri Enti Bilaterali dell’Artigianato regionali e Ebna.

Edilcassa Veneto - Formazione in materia di sicurezza

In attuazione del CCRL del 15/06/2016, L’ACCORDO REGIONALE DEL 27/10/2016 prevede che un azienda regolarmente versante in Edilcassa possa ottenere contributi per:

  • Formazione obbligatoria sui rischi lavoratori
  • Formazione sicurezza
Per la formazione sono previste due distinte modalità di erogazione:
  • Un rimborso diretto di Edilcassa all’impresa per la Formazione Sicurezza
  • Pagamento diretto all’ente di formazione, con riferimento alla formazione obbligatoria sui rischi, individuata dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/11 e del 22/02/2012
  1. Formazione obbligatoria per rischio alto (16 ore) per le persone che accedono in cantiere
  2. Formazione obbligatoria rischio basso (8 ore)
  3. Formazione per aggiornamento (6 ore) previsto ogni 5 anni
Sono ammesse solo le richieste di contributi per la frequenza ai corsi organizzati dagli Enti Formativi d’emanazione delle associazioni provinciali dell’artigianato.
I corsi possono essere rivolti ai lavoratori dipendenti, ai titolari d’impresa, soci e collaboratori.

Tirocini

I tirocini (o stage) sono esperienze di durata limitata svolte presso un datore di lavoro, finalizzate a conoscere e sperimentare la realtà lavorativa attraverso un affiancamento che avviene direttamente sul luogo di lavoro. Essi, pur prevedendo lo svolgimento di attività lavorative, non si configurano come rapporti di lavoro. I lavoratori interessati a svolgere un’esperienza di tirocinio e i datori di lavoro disponibili ad ospitare tirocinanti possono quindi rivolgersi Ipiapa SRL per ottenere il servizio.

Sicurezza nei cantieri temporanei

La sicurezza nei cantieri temporanei riguarda la tutela della salute e dell’incolumità dei lavoratori e dei terzi coinvolti nelle attività edili o di ingegneria civile. La normativa di riferimento stabilisce gli obblighi e le responsabilità dei vari soggetti coinvolti nel cantiere, come il datore di lavoro, il committente, il coordinatore per la sicurezza, le imprese esecutrici e i lavoratori.

La normativa prevede anche la redazione di documenti specifici, come il Piano operativo di sicurezza (POS) per il singolo cantiere e il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) per i cantieri con più imprese. Inoltre, la normativa impone l’adozione di misure di prevenzione e protezione dai rischi presenti nel cantiere, come l’uso di dispositivi di protezione individuale e collettiva, l’applicazione di segnaletica adeguata, la formazione e l’informazione dei lavoratori.

Consulenza per pratiche ambientali

La consulenza per le pratiche ambientali è un servizio che offre assistenza e supporto alle aziende e agli enti che devono rispettare la normativa ambientale e ridurre il loro impatto sull’ambiente.

Tra i servizi vi sono la redazione di bandi, capitolati, contratti e regolamenti relativi a tematiche ambientali; la ricerca di opportunità di finanziamento tramite bandi europei, nazionali, regionali e dei consorzi di filiera per gli enti pubblici; l’assistenza nelle procedure autorizzative ambientali.

Consulenze specifiche

Le problematiche ambientali sono vaste, complesse e spesso interessano direttamente le aziende. Si va dall’inquinamento atmosferico alla biodiversità, dall’utilizzo di sostanze chimiche ai cambiamenti climatici, lo sfruttamento del suolo e le risorse naturali con specifica attenzione all’impatto dell’ambiente sulla salute. E poi l’inquinamento acustico, i rifiuti, l’acqua, le risorse materiali e altre problematiche.

Nessun settore produttivo può esimersi da una seria riflessione sull’impatto ambientale delle nostre attività. Per questo offriamo consulenze specifiche ad imprese del comparto artigianale, ma anche industriale, energetico, turismo e trasporti.

Artigianato Trevigiano investe sul futuro

Diventare aziende sostenibili non può più essere considerata un’alternativa e questo significa migliorare le performance dei prodotti e degli impatti ambientali dei processi produttivi. I dati dimostrano che le aziende sostenibili ottengono una redditività superiore del 10% rispetto alla media e oltre il 75% degli italiani ritiene importante che le aziende producano in modo sicuro e sostenibile. Artigianato Trevigiano lavora per questo e per un futuro migliore da lasciare in eredità ai giovani imprenditori.

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Affaticato da mille problemi? La soluzione ha un nome: Artigianato Trevigiano. Associati e dimentica le preoccupazioni. Ti affianchiamo dei professionisti che possono occuparsi di tutto e tu sei libero di dedicarti al tuo lavoro!

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