Associazione Artigianato Trevigiano
Mandamento di Conegliano

Premessa generale

L’associazione Artigianato Trevigiano mandamento di Conegliano, d’ora in avanti “l’Associazione” si pone con senso di responsabilità e integrità morale l’obiettivo di rappresentare l’artigianato trevigiano con criteri e principi di autonomia, indipendenza ed apartiticità, in tutte le componenti del settore nei rapporti con le Istituzioni ed Amministrazioni, con le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali.

Contribuire al processo di sviluppo dell’economia del territorio del mandamento di Conegliano. In questo quadro, l’Associazione, aderente alla Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani “Casartigiani” con sede in Roma, ritiene inoltre il dovere di: preservare ed accrescere la reputazione della classe imprenditoriale quale forza sociale autonoma, responsabile ed eticamente corretta; contribuire concretamente, in primo luogo attraverso i suoi stessi comportamenti, al miglioramento del territorio nell’ambito della provincia di Treviso.

Art. 1 Finalità

  1. L’Associazione – tutti i dirigenti, i collaboratori e dipendenti – nonché tutte le sue componenti –e loro imprenditori associati, imprenditori che rivestono incarichi associativi, imprenditori che rappresentano il sistema in organismi esterni – si impegnano ad attuare con trasparenza e rispettare modelli di comportamento ispirati all’autonomia, all’integrità, all’eticità ed a sviluppare azioni coerenti con tali
  2. Tutto il sistema associativo dovrà essere compartecipe e coinvolto nel perseguimento degli obiettivi e nel rispetto delle relative modalità, in quanto ogni comportamento non eticamente corretto provoca conseguenze negative in ambito associativo e ne danneggia l’immagine.
  3. L’eticità dei comportamenti non è valutabile solo sotto il profilo della stretta osservanza delle norme di legge e di statuto, ma si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati modelli di Si dovrà rifiutare ogni rapporto con organizzazioni criminali o mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alla legge, al fine di contrastare e ridurre le forme di controllo delle imprese e dei loro collaboratori che alterano di fatto la libera concorrenza.

Art. 2 Associati

Nel far parte del sistema Casartigiani, gli imprenditori si impegnano a tener conto, in tutti i loro comportamenti, professionali ed associativi, delle ricadute degli stessi sull’intera imprenditoria e sul sistema Casartigiani.

Essi pertanto si impegnano:

  1. come imprenditori:
    • ad applicare compiutamente leggi e contratti di lavoro
    • a comportarsi con giustizia nei confronti dei propri collaboratori, favorendone la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza sul lavoro;
    • ad assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti;
    • a mantenere rapporti ispirati a correttezza ed integrità con la pubblica amministrazione e con i partiti politici;
    • a considerare un impegno costante la tutela dell’ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento;
  2. come associati:
    • a partecipare alla vita associativa dell’Associazione e a contribuire alle scelte in piena integrità ed autonomia da pressioni interne ed esterne, avendo come obiettivo prioritario l’interesse dell’Associazione;
    • ad instaurare e mantenere un rapporto associativo pieno, ad escludere la possibilità di rapporti associativi con organizzazioni concorrenti o conflittuali, comunicando preventivamente all’Associazione altre diverse adesioni;
    • a rispettare le direttive che l’Associazione fornisce nelle diverse materie e ad esprimere le personali posizioni preventivamente nelle sedi proprie di dibattito interno;
    • ad informare preventivamente l’Associazione, nel caso di incarichi nella stessa, di ogni situazione suscettibile di influire sul proprio rapporto con gli altri imprenditori, con l’Associazione chiedendo il necessario ed adeguato supporto per risolvere positivamente le questioni sorte.

Art. 3 Vertici associativi

  1. L’elezione a incarichi dirigenziali in Associazione è subordinata alla piena rispondenza dei candidati ad una rigorosa ed effettiva aderenza ad ineccepibili comportamenti personali, professionali ed associativi.
  2. I nominati si impegnano:
    1. ad assumere gli incarichi per spirito di servizio verso gli associati, la società, senza avvalersene per vantaggi diretti o indiretti;
    2. a mantenere un comportamento ispirato ad autonomia, integrità, lealtà e senso di responsabilità nei confronti degli associati e delle istituzioni, azzerando le personali opzioni politiche nel corso dell’incarico;
    3. a seguire le direttive associative, contribuendo al dibattito nelle sedi proprie, ma mantenendo l’unità del sistema verso l’esterno;
    4. a fare un uso riservato delle informazioni di cui vengono a conoscenza in virtù delle proprie cariche;
    5. a mantenere con le forze politiche un comportamento ispirato ad autonomia ed indipendenza, fornendo informazioni corrette per la definizione dell’attività legislativa ed amministrativa;
    6. a coinvolgere effettivamente gli organi decisori dell’Associazione per una gestione partecipata ed aperta alle diverse istanze;
    7. a rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali od oggettivi la propria permanenza possa essere dannosa all’immagine dell’imprenditoria e dell’Associazione.

Art. 4 Rappresentanti esterni

  1. I rappresentanti designati dall’Associazione in organismi esterni vengono scelti secondo criteri di competenza ed indipendenza.
  2. L’Associazione si impegna ad informare tempestivamente Casartigiani sulle proprie rappresentanze in organismi esterni.
  3. I rappresentanti si impegnano:
    1. a svolgere il proprio mandato nell’interesse dell’ente presso cui sono stati designati e degli imprenditori associati, nel rispetto delle linee di indirizzo che l’Associazione è tenuta a fornire;
    2. ad informare costantemente l’Associazione sullo svolgimento del loro mandato;
    3. ad assumere gli incarichi non con intenti remunerativi;
    4. a rimettere il mandato ogni qualvolta si presentino cause di incompatibilità o impossibilità ad una partecipazione continuativa o comunque su richiesta dell’Associazione designante;
    5. ad informare e concordare con l’Associazione ogni ulteriore incarico derivante dal mandato per il quale sono stati designati.

Art. 5 Dipendenti e collaboratori

  1. I dipendenti e i collaboratori:
    1. si impegnano a rispettare il codice al momento dell’assunzione dell’incarico e a tenere una condotta ispirata ai princìpi di lealtà, imparzialità, integrità ed onestà;
    2. evitano ogni atto o comportamento che violi o possa far ritenere violate le disposizioni di legge o di regolamento o contenute nel codice;
    3. si adoperano affinché le relazioni con i colleghi siano ispirate ad armonia ed evitano atti o comportamenti caratterizzati da animosità o conflittualità;
    4. si comportano in modo tale da determinare fiducia e collaborazione da parte dei soggetti che entrano in contatto con l’Associazione, dimostrando cortesia e disponibilità nelle comunicazioni e curano la trattazione delle questioni in maniera efficiente e sollecita.
  2. I rapporti tra vertici associativi e i dipendenti e i collaboratori sono improntati a fiducia e collaborazione.

Art. 6 Comunicazione e diffusione del codice etico

Al fine di promuovere l’impegno alla correttezza e la condotta etica che caratterizzano la quotidianità operativa di Artigianato Trevigiano, la Direzione procede alla diffusione del Codice presso i Destinatari, mediante apposite attività di comunicazione, evidenziandone, se del caso, il valore vincolante.

In particolare, il Codice sarà:

  • trasmesso – tramite e-mail e/o fax e/o posta e/o consegna brevi manu – ai Destinatari che sottoscriveranno apposita dichiarazione per ricevuta;
  • pubblicato in apposite sezioni dedicate nel sito web aziendale, dove il Codice è liberamente e gratuitamente scaricabile;
  • messo a disposizione in forma cartacea in luogo accessibile a tutti i Collaboratori (ad esempio, nella bacheca aziendale).

Inoltre, la Direzione e/o dovrà:

  • organizzare riunioni finalizzate all’illustrazione di eventuali novità rilevanti nell’ambito dei principi ed i valori etici del presente Codice;
  • verificare l’inserimento, nei contratti stipulati dalla Società, di una clausola volta ad informare i terzi dell’esistenza del Codice, a vincolarli ad adeguarsi ai valori ed alle norme ivi enunciate a prevedere la possibilità di risoluzione per inadempimento dei contratti in caso di violazioni delle norme del Codice di particolare gravità, salvo il risarcimento per ulteriori danni;
  • garantire che tutti gli aggiornamenti e le modifiche del Codice siano tempestivamente portate a conoscenza dei Destinatari;
  • sensibilizzare e favorire la conoscenza dei principi e delle norme etiche anche predisponendo e sottoponendo al Consiglio di Amministrazione di Artigianato Trevigiano un piano di formazione che terrà conto del ruolo e della responsabilità dei Destinatari; per i neoassunti, è previsto un apposito programma formativo che illustri i contenuti del Codice di cui è richiesta l’osservanza.

Art. 7 Violazione del codice etico e sistema sanzionatorio

L’osservanza delle norme del Codice deve considerarsi parte essenziale degli obblighi dei Destinatari e dei dipendenti, per questi ultimi ai sensi e per gli effetti dell’artt. 2104 e 2105 del Codice Civile e del vigente C.C.N.L., pertanto la loro violazione potrà costituire inadempimento alle obbligazioni primarie del rapporto di lavoro o illecito disciplinare, con ogni conseguenza di legge, anche in ordine alla conservazione del rapporto di lavoro stesso e potendo, altresì, comportare azioni per il risarcimento dei danni dalla stessa violazione causati.

Ogni comportamento contrario alle disposizioni del Codice Etico verrà perseguito e sanzionato, in quanto contrario ai principi cui si ispira l’Associazione. Chiunque venga a conoscenza di violazioni ai principi o alle norme del presente Codice è tenuto a segnalarlo prontamente alla Direzione.

Costituisce violazione del Codice qualsiasi forma di ritorsione nei confronti di chi ha fatto segnalazioni in buona fede di possibili violazioni del Codice.

La Direzione è deputata al controllo del rispetto dei principi e delle norme del Codice Etico.

L’inosservanza dei principi e delle norme contenute nel Codice Etico comporta l’applicazione delle misure sanzionatorie contenute nel Sistema Disciplinare previsto ai sensi del Decreto e nei limiti e con le specifiche modalità ivi previste.

Art. 8 Entrata in vigore e modifiche del codice etico

Le disposizioni del presente Codice entrano in vigore a decorrere dal 14 luglio 2016, data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Artigianato Trevigiano.

Il Codice sarà comunicato a tutti i Destinatari secondo le modalità previste nell’articolo 6.

Ogni aggiornamento, modifica o integrazione al Codice deve essere approvata dal Consiglio di Amministrazione di Artigianato Trevigiano.

Conegliano, 14/07/2016

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